Il 13 Maggio 2019 ho concluso il percorso di Educazione all’Affettività che ha coinvolto le classi quinte primaria dell’Istituto Comprensivo 16 Valpantena con l’incontro di restituzione rivolto ai docenti e ai genitori degli alunni.
Gli studenti che hanno partecipato sono stati 80 e le classi 5.
Il percorso realizzato ha avuto come primo obiettivo quello di indagare e condividere il significato di intelligenza emotiva e competenze affettive. Goleman affermava che “le abilità emozionali comprendono l’autoconsapevolezza; identificare, esprimere e controllare i sentimenti; frenare gli impulsi e rimandare la gratificazione; controllare la tensione e l’ansia. Un’abilità fondamentale, nel trattenere gli impulsi, sta nel conoscere la differenza tra sentimenti e azioni, e nell’apprendere a migliorare le proprie decisioni emozionali, innanzitutto frenando l’impulso ad agire e poi identificando le azioni alternative e le relative conseguenze. Molte competenze sono interpersonali: decifrare i segnali sociali e emozionali, ascoltare, essere in grado di resistere alle influenze negative, mettersi dal punto di vista dell’altro e capire quale comportamento sia accettabile in una situazione”.
Proprio a partire da quello che afferma Goleman, il progetto di Educazione all’Affettività che si è svolto con gli alunni delle classi quinte primaria dell’IC16 ha permesso di realizzare attività che intrecciassero le componenti emozionali con quelle interpersonali. Si è lavorato principalmente sull’abilità di percepire, interpretare ed esprimere le emozioni accuratamente, l’abilità di produrre e di accedere a sensazioni emotive che facilitano le attività cognitive, le abilità di utilizzare un linguaggio specifico, le abilità di gestire le proprie e altrui emozioni in un modo che favorisca lo sviluppo personale, il benessere e le relazioni sociali.
Il percorso è stato valutato al termine anche con un questionario di gradimento, che ha permesso di rilevare molto interesse e utilità dalla quasi totalità degli alunni, che gran parte avrebbe desiderato avere maggior tempo a disposizione per approfondire taluni argomenti.
Un’esperienza che si è rivelata una bella occasione per prendere contatto con il mondo delle emozioni e per aderire allo sguardo di ogni singolo studente e ogni particolare classe, in quanto anche il percorso svolto ha assunto, nel corso del tempo, la forma maggiormente adatta al gruppo di riferimento.
Di seguito delle valutazioni espresse proprio da alcuni studenti coinvolti:
▪ “È stato molto bello, è stato interessante mi ha fatto riflettere molto e mi ha aiutato anche a conoscere magari le esperienze dei miei compagni.”
▪ “È stato molto bello perché adesso so che prendere in giro non è bello ma non perché io prendo in giro, però mi piacerebbe che tu venissi molte più volte.”
▪ “Per me il corso è stato bellissimo e interessante. La dottoressa ha spiegato chiaramente gli argomenti quindi io ho capito. C’erano delle cose che non sapevo ma ora le so.”
▪ “Il corso è stato molto interessante perché ci ha fatto capire molte cose. Nella nostra classe a molti di noi non stanno simpatiche alcune persone, ma tu aiutandoci ci hai fatto capire come comportarci meglio anche con le persone che ci stanno meno simpatiche.”
▪ “Vorrei fare due ore . Fare un incontro al mese da inizio anno a fine anno.”
▪ “A me il corso è piaciuto molto ed è stato interessante perché mi sono state fatte delle domande a cui non avevo pensato prima e mi ha fatto riflettere su me stesso.”