Su RADIO VERONA per parlare di AUTOSTIMA

Il 3 Maggio 2018 ho avuto l’occasione di intervenire in una trasmissione su RADIO VERONA per parlare di Autostima. Quando si parla di autostima ci si riferisce ad un processo soggettivo che porta la persona a valutare sé in un determinato, seppur complesso, modo. Mi piace occuparmi di questo argomento in quanto è interessante poter partire da alcune linee comuni per poi scoprire delle sfumature, delle qualità nascoste, delle particolarità che ci rendono unici. E’, come già detto, un processo, un continuo cambiamento, che ci coinvolge fin dall’infanzia. Basti pensare ai messaggi che riceviamo, direttamente o indirettamente, dal nostro contesto famigliare. Dal nostro ruolo all’interno della famiglia, dal nostro ruolo all’interno del gruppo classe, dal nostro ruolo all’interno del gruppo coetanei. Così, crescendo, impariamo a far tesoro delle nostre esperienze e a darne un valore positivo o negativo. Possiamo anche scegliere quanto e in che modo poter condividere con gli altri il nostro modo di leggere tali esperienze. Fino ad oggi, quando in genere noi tutti sappiamo dire se possediamo un alto livello di autostima o basso. Quando parlo di autostima utilizzo spesso delle immagini per rendere più comprensibile ciò che a volte appare superficiale nella sua eccessiva complessità. E allora mi viene in mente un paio di occhiali, tramite i quali guardiamo noi stessi e gli altri. Una bilancia, perché anche parlando di autostima bisognerebbe trovare il proprio equilibrio. Un orologio, perché l’autostima è in continuo movimento, può cambiare rispetto al passato e si può modificare anche in futuro. Le emoticon, perché autostima ed emozioni vivono un rapporto compatto e bidirezionale. Infine un percorso, perché l’autostima si acquisisce passo per passo, imparando a conoscersi meglio, accettando le proprie caratteristiche, per come si è, cercando di migliorarsi, essendo capaci di mettersi alla prova, e avendo sempre più fiducia in sé e negli altri.